Posts written by sergio 49

Sono grandino ma, tra noi che condividiamo la stessa passione, penso sia possibile essere "informali", quindi se vuoi va bene "piacere di conoscerti".

Mi dispiace delle perdite che tu e RIE APACENYA avete avuto, purtroppo capita. Nel mio allevamento il momento più delicato è nei primissimi giorni (2/4). Coppie bravissime ed altre che, nei primi giorni, qualche piccolo lo perdono sistematicamente.

Congratulazioni!

Sono contento che stiate mantenendo vivo questo sito. Una volta era molto attivo, poi, ci siamo tutti persi appresso a Facebook, ma non è la stessa cosa. Qui si dialoga con più tranquillità.

Di nuovo complimenti!

Sergio

Personalmente penso che sia poco lineare parlare di "bianchi carichi di colore", magari si potrebbe definire un bianco "più o meno brillante", dovuto cioè ad un piumaggio più o meno "rifrattivo". In questa ottica ci potrebbe anche stare che un bianco a base Nero bruno si presenti differente da un bianco a base Rosso bruno. Soprattutto (la butto li) per una probabile differenza nelle dimensioni dei melanosomi che, pur incolori, potrebbero essere comunque di diverse dimensioni, cosa che, variando la consistenza della cheratina, influenzerebbe la risposta ottica. Il tutto andrebbe ovviamente approfondito, soprattutto sugli effetti che le varie mutazioni citate esplicano a livello di melanine, soprattutto la mutazione "bianco".

Scusa, ma non sei d'accordo con me che bianco e acianico sono sinonimi della stessa situazione fenotipica.

La faccenda è molto meno complicata di come sembra.

Le pezzature vengono da una causa genetica che non ha nulla a spartire con il fattore "bianco".

Puoi quindi avere un pezzato che porta il bianco, come può non portarlo.

Se selezioni dei pezzati che non portano il bianco e spingi la selezione verso l'assenza di pezzature melaniche, ad un certo punto può succedere che ti nascano dei bianchi completi. Questi sono quelli che vengono definiti "Bianchi dominanti", che accoppiati con dei melanici (ad esempio dei nero bruni) danno figli a loro volta pezzati.

Se invece abbiamo dei "Bianchi" recessivi, dobbiamo scordarci di quanto sopra. Basta accoppiarli tra loro, oppure con dei melanici (ovviamente grossi e di buon piumaggio, Neri o Moka) per fare dei portatori da riaccoppiare per migliorare il ceppo. Considera che quasi tutti i bianchi che sono in giro sono dei recessivi.

Tutto qui.

Scusa, non riesco a capire le parentele che riporti. Tieni comunque presente che i bianchi sono recessivi, quindi per ottenerli, come minimo bisogna accoppiare soggetti entrambi portatori. Fossi in te accoppierei i bianchi che hai ottenuto con i migliori soggetti (altri) che hai, ovviamente evitando la consanguineità. Il loro colore non ha importanza. La speranza è quella di pescarli portatori. Dopo di che selezionerai i loro figli, sapendo che i non bianchi prodotti saranno tutti portatori del fattore.

Fossi in te aspetterei qualche tempo prima di farli nidificare in modo che si abituino a tutto il traffico che gli altri animali fanno attorno alla loro gabbia. Comunque nel limite del possibile, cerca di posizionarli in un luogo più tranquillo possibile cercando di non spostarli mai dalla loro posizione, soprattutto quando decideranno di mettere su famiglia.

Ciao Nicole, benvenuta! Complimenti per le belle foto.

21/08/2018 - Avevo copletamente dimenticato di aggiornare questa esperienza!

Non si trattava di ibridi, ma di Ruficauda puri. Quando ho spaiato le coppie ed avevo messo tutti nel gabbione c'è stato un momento (breve) che assieme alla femmina Ruficauda c'è stato pure un maschio conspecifico. Quando ho assortito la coppia Passero x Codarossa con successiva deposizione non ho propio pensato alla possibilità che la femmina potesse essere già "incinta".

Fossi in te aspetterei la mostra specialistica che si svolge a Latina (Piana delle Orme), e li contatterei un allevatore di Passeri per avere un minimo di sicurezza in più circa il sesso dei soggetti da portare a casa.

In effetti sta diventando sempre più complicato portare avanti un allevamento amatoriale con fini selettivo/espositivi. Da un lato, per far progredire la selezione speditamente, si cerca di produrre più giovani per avere una base più larga su cui scegliere i nuovi riproduttori, ma, nello stesso tempo, diventa molto difficile liberare i gabbioni per fare posto alle nuove generazioni.
Personalmente, per non incartarmi troppo sto riducendo le varietà. Ho infatti abbandonato i Perlato e i Bianchi, concentrandomi su poche coppie di Rosso bruno, Moka ed Ali chiare. Speriamo bene per il futuro!

In bocca al lupo "Baracca" per questa tua nuova avventura! Facci avere notizie su come procede.

E' da un po' di tempo che vado rimuginando l'iidea di confrontare i miei Passeri con quelli dei maestri fiamminghi. L'intenzione è quella di partecipare al prossimo mondiale che, appunto, si svolgerà in Olanda, però, anche un viaggetto in concomitanza con una mostra di Passeri importante non guasterebbe.

Ciao! Buon giorno a te!

Sarebbe interessante saperne di più. Soprattuto riuscire a capire come può questo tipo di mutazione annullare il rosso della testa che, presumibilmente, dovrebbe essere formato da carotenoidi e non da melanine.

Quando si fanno parallelismi tra mutazioni afferenti specie diverse (anche molto come in questo caso) bisogna fare attenzione che questi confronti combacino oltre che per i risultati fenotipici, anche per quello che riguarda la corrispondenza dei relativi meccanismi genetici e nelle aspettative nelle percentuali attese.
Nel caso in oggetto, cioè sulla possibile esistenza di un fattore di inscurimento nel Gould simile a quello presente negli Agapornis tutto corrisponde tranne una macroscopica anomalia: ad oggi nonostante i ripetuti tentativi non si è ancora visto un Gould "Malva", cioè un "doppio fattore", mentre negli Agapornis l'ottenimento dei "doppio fattore" è una questione puramente di percentuali matematiche.
Questo è un aspetto non trascurabile, molto probabilmente (anzi, quasi sicuramente) i due "meccanismi di inscurimento" hanno una base genetica diversa, negli Agapornis è coinvolto un fattore autosomico a dominanza incompleta che, appunto è in grado di produrre figli che noi usiamo denominare a "sigolo" oppure a "doppio" fattore mutato. Nel caso del Gould, probabilmente ci troviamo sempre di fronte ad un fattore mutato autosomico che presenta un certo grado di dominanza, però come a volte accade in questo tipo di mutazioni (più o meno dominanti) l'omozigosi risulta letale (totalmente o parzialmente). Probabilmente è per tale ragione che ad oggi non abbiamo avuto modo di vedere, come avevamo invece sperato, i Gould Malva.

Volendo tentare una diversa ipotesi, nel panorama della vasta gamma di mutazioni apparse nelle tante specie di nostro interesse direi che un pensierino per un possibile parallelismo con il fenotipo in oggetto, lo si potrebbe azzardare con quelli che in canaricoltura venivano definiti Canarini "Pelle nera". Anche in quel caso, accoppiando tra loro dei "singoli fattore" bisognava mettere nel conto una percentuale di uova non schiuse, indice di (alta o totale) mortalità negli embrioni a "doppio fattore".
Potrebbe essere una ipotesi valida?

Come abbiamo già notato in precedenti esperienze, in effetti la mutazione "ali chiare" è drastica sulla feo, mentre si nota nei Nero bruno (e di conseguenza anche nei Moka) una maggiore resistenza della eu ad essere ridotta. Tanto è che le ali dei Nero bruno Ali chiare diventano grigie mentre il resto del corpo conserva un colore bruno assimilabile a quello di uno scarso Moka.