PASSERO DEL GIAPPONE

Nuova esperienza: i Codarossa mutati

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Andrea Signori
view post Posted on 10/1/2013, 19:16




In previsione dell'inizio (speriamo presto) del corso da giudice IEI ho deciso di inserire qualche coppia di soggetti che sono moderatamente comuni ma che non avevo mai allevato

Ho deciso quindi di inserire oltre ai Codalunga e Zebrati, pietre miliari del mio allevamento, una coppia di Codarossa pastello. Ho scelto i mutati perchè tendenzialmente da quando allevo ho sempre preferito per gusto personale allevare i mutati.

A Reggio Emilia ho preso una SUPER coppia di portatore X mutato da Bento e ogni giorno me li studiavo e mi affascinavo. Mi appuntavo comportamenti, mi leggevo specifiche online e caratteristiche e intanto mi facevo "l'occhio". Da un paio di settimane hanno anche desposto quindi tutto ok, mentre la mia fascinazione cresceva.

Ma cresceva in un modo assurdo, tanto che se avessi avuto altre gabbie libere ci avrei messo qualche coppia in più.

3 giorni fa un amico mi dice che un noto allevatore di esotici a Roma (Enrico) stava togliendosi i ruficauda, tra questi una coppia di agata/gialli con maschio proveniente da ceppo olandese.

Risultato: oggi l'ho presa! E già ho trascorso 2 ore ad osservarli...

Credetemi: credo di aver avato un nuovo colpo di fulmine! Una razza che non mi aveva mai entusiasmato alla quale mi sono avvicinato per studio che si sta dimostrando stupenda!

E sono ancora all'inizio dello studio.... ;)

Verso la primavera farò un resoconto sulla mia esperienza di allevamento
 
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view post Posted on 10/1/2013, 21:04
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Andrea, prima di tutto ti faccio un in bocca al lupo per il corso (che speriamo cominci presto), come seconda battuta vorrei chiederti di osservare bene i tuoi Ruficauda "Pastello" confrontandoli con quelli "Agata" che hai preso da Enrico.
Noti differenze sostanziali?
Ti chiedo questo perchè c'è la certezza che quelli che fino a ieri sono stati chiamati Pastello, in realtà sono degli Agata. Sembra che ci siano inoltre dei Possibili Bruno ed anche altre mutazioni, molto schiarenti, dalla natura ad oggi indefinita.
Dato che sei diventato un appassionato di questa specie, vorrei chiederti se nel guardarti attorno e informandoti in fase di acquisto dei tuoi soggetti, hai appreso delle news su quale sia la realtà delle sue mutazioni.
 
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StefanoGiannetti
view post Posted on 11/1/2013, 07:52




In bocca al lupo Andrea!!! ;)
Mi son sempre piaciuti i Codarossa, sopratutto i mutati!!
 
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Enea Ciccarelli
view post Posted on 11/1/2013, 09:29




Sono d'accordo con Sergio, quelli che 20anni fà chiamavano pastello sono degli agata, ibridi ed articoli a riguardo lo confermano. Quelli che invece oggi chiamano gialli non sono altro che dei doppio combinato agata-avorio. Attualmente le mutazioni che interessano la specie sono 4: Testa gialla, agata, Pezzato o acianico e avorio.
Nel mio sito ho fatto un piccolo resoconto, che devo completare con altre foto nella sezione "altri esotici"
e pensate un pò le foto in questione hanno 20anni... incredibile!!!...
Auguri Andrea :D :D :D
http://allevamentoeneaciccarelli.com/altri...nte-coda-rossa/

Edited by Enea Ciccarelli - 11/1/2013, 13:35
 
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Andrea Signori
view post Posted on 11/1/2013, 12:53




Ciao a tutti,

la scheda tecnica sul sito foi riporta due principali mutazioni la gialla (che implica solo il lipocromo principalmente concentrato sulla faccia del soggetto da rosso diventa giallo) e la bruno (che trasforma le eumo del soggetto in eumo brune o "appastellate").

Poi riporta di una terza mutazione (anche se non sarebbe giusto chiamarla così) che è la sovrapposizione della gialla per la bruno che appare come un bruno giallo più chiaro del precedente.

Nella realtà, come dice Enea, ho visto anche qualche pezzato e un avorio.

Rispondendo a Sergio dico che vedo evidenze tra il maschio "pastello" faccia rossa e quello agata o pastello faccia gialla nel senso che questo ultimo, forse per la combinazione del giallo, appare con un "appastellamento" maggiore del verde di poco più chiaro rispetto il soggetto precedente. (O magari è una mia impressione dovuta al giallo...)

Credo che il Codalunga stia vivendo quello che lo zebrato con la mutazione agata ex isabella ha già vissuto ovvero: una poca chiarezza generale delle mutazioni.
Girando per mostre si parla di pastello, agata etc mentre poi la realtà è quella della CT

Personalmente vedendo la mutazione trovo più giusto chiamarlo Pastello proprio per l'appastellamento che si manifesta sul verde. Agata (che lo consideravo come la mutazione pastello ma più chiara) mi sembra difficile chiamarlo avendo in mente l'effetto della riduzione agata sullo zebrato.

Appena potete incontriamoci che ne voglio sapere sempre di più di questa razza! ;)

Stefano: grazie 1000!!! :D:D
 
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Enea Ciccarelli
view post Posted on 11/1/2013, 13:56




Per quanto riguarda la mutazione chiamata "pastello" dagli olandesi e poi chiamata "bruno" dagli italiani e presente da più di 20 anni negli allevamenti europei. Direi che gli ibridi maschi mutati di A. Cinti ormai di qualche anno fà abbiano tolto tutti questi dubbi sul fatto che questa mutazione non è che l'agata.

Il nostro Sergio pubblicò un articolo a riguardo proprio su I. O. qualche anno fà. Mi sembra che sia stata fatta la richiesta di cambiare la nomenclatura anche a livello europeo.

A livello COM fino all'anno scorso ancora c'era la categoria chiamata pastello al C. Mondiale.

Nel penultimo numero di Alcedo in un articolo dedicato al diamante codarossa si citano due mutazioni la bruno e l'avorio.

Di fatto questa mutazione legata al sesso è chiamata pastello a livello COM, bruno in Italia, mentre in effetti è un Agata.... :D :D :D

Per quanto riguarda i diamante raficauda "gialli" chiamarli in questo modo a mio avviso è banale e inapropriato, già 20 anni fà questa combinazione veniva allevata all'estero con successo le mie vecchie foto analogiche poi scanzionate lo testimoniano.

Una cosa è certa c'è poca chiarezza dagli organi competenti ed è per me demoralizzante vedere che dopo 20 anni ci sia ancora così tanta confusione. :( :( :(
 
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view post Posted on 11/1/2013, 18:31
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Dici giusto Enea, l'ibrido prodotto e fotografato da Cinti taglia la testa al toro per quello che riguarda la vera natura della mutazione che nel Codarossa è stata chiamata Pastello o Bruno:

img001web

Essendo un maschio ed essendo mutato, significa che i due genitori sono mutati per lo stesso fattore, essendo l'Agata l'unica mutazione apparsa nel Zebrato, è giocoforza Agata anche la mutazione del Codarossa.

Quando sono stato con Manuele Piccinini ad un incontro COM-OMJ sugli esotici, dopo aver fatto passare in modo definitivo la nomenclatura Agata del Zebrato, ho provato, mostrando la foto dell'ibrido di Cinti, di far passare Agata anche per il Ruficauda. L'hanno subito approvata, però i francesi volevano far passare anche la Bruno, e gli Olandesi la Pastello. Rendendomi conto che questa cosa avrebbe generato una grossa confusione a livello di mostre, ho fatto marcia indietro, pregando Paparella, che stava dirigendo la riunione di "soprassedere in attesa di ulteriori approfondimenti". Quindi, per ora, a livello di mostre internazionali, continuiamo ad esporre questi soggetti con la vecchia denominazione di "Pastello".

Piuttosto mi trovo poco daccordo con te sul fatto che i soggetti più chiari possano essere degli Agata Avorio. La mutazione Avorio agisce solo sui lipocromi, invece è evidente nei soggetti ripresi nelle tue foto il forte schiarimento delle melanine. A mio vedere c'è nel Ruficauda una mutazione che ancora non siamo riusciti ad inquadrare.
 
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Andrea Signori
view post Posted on 11/1/2013, 19:22




Ciao Sergio,
non ho detto che i più chiari erano agata avorio ma agata gialli ;)
 
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view post Posted on 11/1/2013, 22:35
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Scusa, sono stato poco chiaro :lol: , non mi riferivo ai tuoi, ma a quelli proposti in foto da Enea.

In definitiva Andrea, osservando i tuoi soggetti, ritieni possibile che, a prescindere dalla leggera differente riduzione (ed anche differente lipocromo), possa trattarsi di mutati per lo stesso fattore? Cioè siano tutti degli Agata?
 
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Andrea Signori
view post Posted on 13/1/2013, 18:08




credo proprio di si (anche se come ti ho detto il concetto di "appastellamento" del verde ancestrale del dorso è un concetto che mi sembra visivamente valido :D).
 
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view post Posted on 13/1/2013, 20:51
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Sai che c'è Andrea, noi siamo abituati, per riflesso atavico, ad immaginare un fenotipo Agata su un mantello a righe (trasversali o longitudinali). Su questo tipo di struttura l'Agata fa risaltare il disegno su un fondo più "pulito", ma se applichiamo la riduzione indotta da Agata su un fenotipo relativamente uniforme per quello che riguarda la diffusione della eumelanina, immaginiamo oltre a quello del Ruficauda quello di un Trombettiere (per uscire dal nostro ambito), il risultato può essere solo quello di uno schiarimento generale, certamente assimilabile ad un "appastellamento".
Già su un Becco d'argento l'effetto è diverso, qui pur con un mantello relativamente uniforme, c'è una forte presenza di feomelanina, questa venendo drasticamente ridotta dal fattore Agata produce una esaltazione delle parti eumelaniniche, rendendo in definitiva più leggibili gli effetti del fattore.

Personalmente sono quasi convinto, come mi sembra di capire lo sia anche Enea, che i fattori Pastello e Bruno nel Ruficauda al momento non esistano. L'unica cosa da decifrare credo sia la natura dei soggetti molto chiari che ci sono in giro: possono essere dei combinati Agata + fatt. X, oppure dei mutati per un solo fattore, ad esempio Opale, o magari Topazio. Quest'ultimo ci potrebbe stare: da quel poco che sappiamo il colore del Ruficauda è costutuito da eu non troppo concentrata e Topazio riesce a dimezzarla. Questo da ipotizzare ovviamente solo nel caso che questo fattore X riveli una trasmissione genetica recessiva autosomica.
 
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Enea Ciccarelli
view post Posted on 14/1/2013, 12:00




Ho trovato un sito dove ci sono entrambe le tipologie di soggetti mutati

http://www.lonchura.com/index.php/articulo...ficauda-graham2

I primi chiamati "bruno" sono gli AGATA i secondi chiamati amarillo sono la mutazione "X" citata da Sergio.
 
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view post Posted on 14/1/2013, 17:44
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Purtroppo con le lingue straniere ci prendo poco, però è interessante questo passaggio:

Otro par de mutaciones de color son los establecidos autosómica recesiva Bruno y las mutaciones recesivas ligadas al sexo Pastel .

Ammesso che con la "sesso legata Pastello" viene indicata la mutazione Agata, a cosa corrisponde in realtà la "autosomica recessiva Bruno"? Anche perchè, da quel poco che riesco ad afferrare, nel testo questo fattore non produce quello schiarimento marcato che caratterizza l'altro fenotipo ripreso nelle foto.
Infatti l'autore descrive i due fattori come molto simili, tanto da ingenerare confusione nel loro riconoscimento:

....Ha habido mucha confusión entre estas dos mutaciones en los últimos años ya que son bastante similares en apariencia.....

Può essere che i soggetti più chiari nascano dalla sovrapposizione di Agata e di questo fantomatico "Bruno autosomico"?
Ricordo che in una chiacchierata con Emilio, lui stesso avanzò questa ipotesi.

Andando avanti nella lettura ecco che questa cosa, tutto sommato abbastanza prevedibile, viene fuori:

....El ruficauda amarillo es una combinación de mutación que se haya producido por los criadores de exoticos en los últimos años . Esta es una combinación tanto de la Pasltel como de la mutacion Brun . Desde que vi por primera vez una foto de una pareja de adultos de cuerpo amarillo , se me ha cautivado por la belleza de esta mutacion.

Il problema è che il tecnico spagnolo invece di denominare questo combinato "Bruno Agata" come faremmo noi, a causa del forte schiarimento che finisce con l'esaltare il lipocromo giallo, pensa bene di denominarlo "Amarillo", cioè "Giallo". Che non sarebbe una grande tragedia se non ci fosse già una mutazione "Giallo" che lavora sui lipocromi.

A prescindere comunque da queste (strane) contorsioni mentali, sarebbe bello comprendere la vera natura della mutazione che in questa nota viene definita "Bruno".
Tu Enea che dici, è ipotizzabile pensare a qualche ibridazione per risolvere la cosa? Se si, con quale specie (Passero, Mandarino?) e, soprattutto, con quale mutazione?
 
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Enea Ciccarelli
view post Posted on 14/1/2013, 17:59




Be... secondo me la mutazione che si somma all'agata è recessiva, molti la chiamano "avorio" quindi non saprei con cosa tentare anche perché se si usa un ruficauda giallo (ipotetico agata-avorio) quindi doppio combinato otterremmo comunque dei mutati femmine mutati, forse proverei con il d. codalunga grigio,

quindi d. ruficauda giallo maschio x d. codalunga grigio femmina

Sicuramente bisognerebbe togliere dal ruficauda "giallo" doppio combinato l'agata accoppiandolo con degli ancestrali e vedere poi in seconda generazione cosa salta fuori, le differenze fra il semplice agata e la misteriosa mutazione recessiva.
 
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view post Posted on 14/1/2013, 19:42
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Scusa, ma "Avorio" da dove scappa? Il combinato che lo spagnolo chiama "Amarillo" sembra avere dei bei lipocromi intensi!

Non potrebbe essere che il "Bruno recessivo" possa assimilarsi ad una forma di "Topazio". Quindi in definitiva l'"Amarillo" potrebbe corrispondere ad un Agata Topazio, quindi un animale che rispetto ad un Ancestrale ha la melanina ridotta sia da Agata (circa: 50% la eu e 90% la feo) che da Topazio (ulteriore 50% della eu residua).

L'idea di scindere le due mutazioni accoppiando il doppio mutato con un ancestrale è buona, ma ci si deve mettere uno che alleva questi anmali, perchè è anche un tantino laboriosa.

Magari, a tempo perso, ci si potrebbe dedicare Andrea ;)
 
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117 replies since 10/1/2013, 19:16   2277 views
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