PASSERO DEL GIAPPONE

seminario sul tema alimentazione degli esotici

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refab
view post Posted on 13/10/2012, 14:51




QUOTE (zandani @ 12/10/2012, 18:59) 
Io uso da anni le mangiatoie come l'azzurra della prima foto avendo l'avvertenza di tagliare il mezzo anello della parete davanti interna,a filo del segno ,in qusto modo aumenta loscrrimento dei semi e non ho mai avuto problemi.

:) Sai che io dopo un certo raggionamento gia ho fatto esatamente questo [ e ho fatto il taglio un piu sopra del segno], pero oltre questo ho fatto anche piu grande - solo da sotto, il buco che si trova dietro l,anello [quello che sporge verso l,interno della gabbia]. La idea e che se si riepe con bucce caderano fuori piu facilmente.

Edited by refab - 13/10/2012, 16:19
 
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luigi1063
view post Posted on 16/10/2012, 08:19




Per usare questo tipo di mangiatoia non bisogna essere ansiosi... Io ne uso centinaia da molti anni con numerose specie e non ho mai avuto problemi, Ho provato tutti i tipi di mangiatoia in commercio, ma quelle azzurre della sta, si chiamano millenium, sono assolutamente le più pratiche... Se poi ogni giorno vai a guardare il buco, ci trovi sempre le bucce ma gli uccelli le scansazano, anzi questo lavoro tende a farli ingrassare meno... Io le pulisco ogni mese.. ma non ce ne sarebbe bisogno... Prima di scrivere cose negative su ottimi prodotti che sono di grandissimo aiuto per gli allevatori, fate attenzione, chi legge potrebbe non essere così esperto da capire che state sbagliando......
 
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zandani
view post Posted on 16/10/2012, 14:50




Aaa Luigino,non sto sbagliando,(lo sai che sono più che perfetto)em em (meno quando faccio gasolio,ma è solo un dettaglio)con il misto che da esotici che uso,è normale dovere tagliare quella piccola striscetta di pvc,ma non è un difetto è una regola,se non lo fai può capitare che si incasotti il misto e non te ne accorgi,mi è capitato e ci ho rimesso pure qualche soggetto,cosa che non succede con il misto x canarini,è una semplice norma o precauzione da usare,per il resto sono praticissime.At salout! :P
 
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luigi1063
view post Posted on 16/10/2012, 16:10




Ciao Daniele, ovviamente non mi riferivo a te... Io non taglio nemmeno quella... Ma certo male non fa...
 
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view post Posted on 16/10/2012, 17:08
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Ne ho 6 anche io, (millenium) con il prestige, e con la linguetta, nn fanno una grinza! Le ho pulite solo una volta, causa misto polveroso!
Saluti.
 
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refab
view post Posted on 16/10/2012, 17:47




QUOTE (luigi1063 @ 16/10/2012, 09:19) 
Per usare questo tipo di mangiatoia non bisogna essere ansiosi... .................... Se poi ogni giorno vai a guardare il buco, ci trovi sempre le bucce ma gli uccelli le scansazano, anzi questo lavoro tende a farli ingrassare meno... Io le pulisco ogni mese.. ma non ce ne sarebbe bisogno...

Infatti, io avevo paura di fidarmi a una mangiatoia con buco pieno di bucce. Pero dopo la tua afermazione e anche dopo il taglio che ho fatto e al quale e sostenitore zandani e che e previsto [oviamente] dal produttore, gia non saro ansioso! :)
 
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view post Posted on 16/10/2012, 18:17
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Io amo soffiare le mangiatoie, ma datosi che sono in un condominio, non è tanto possibile, ed ho optato per le tramogge.
Comunque tanto influisce il mangime, se polveroso o meno.
Con il prestige, anche se caro, no ;) n ho mai avuto problemi.
 
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zandani
view post Posted on 16/10/2012, 19:04




Basta depolverare il misto prima di metterlo nelle mangiatoie :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
 
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view post Posted on 17/10/2012, 18:17
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Come su scritto, in un condominio è tanto se abbozzano il cicalare dei passeri, figuriamoci se "depolveri", o se cade un qualsiasi corpo estraneo sui balconi sottostanti, una catastrofe....................
E poi se non hai una stragrande vastità di coppie, sinceramente, sono due le grandi ed insuperabili case di mangimi, ripeto:
Se non hai un numero vasto di coppie!
A presto. ;)
 
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view post Posted on 18/10/2012, 21:49
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Questo topic era partito dalla relazione fatta da Luigi Montini nella sede dell’ Associazione Ornitologica Pesarese.
Quella che vorrei proporre è una ampia sintesi dell’incontro redatta da Francesco Fattori.
Per chi non lo conosce Francesco è quello (in camicia blu) che nella foto è in prima fila è intento a prendere appunti.
conferenzaluigi001web



Fano, 31 agosto 2012 - Casa Archilei

Presentato dal nostro socio Gianluca Moroni, prende la parola il sig. Luigi Montini esperto di uccelli esotici, soprattutto Estrildidi (li alleva da oltre 20 anni), in particolare Diamanti di Gould e tutto il genere delle Erythrure , cioè Diamanti pappagallo e specie affini.
La sua relazione è incardinata su tre aspetti che sono fondamentali per aver un allevamento sportivo in grado di dare soddisfazione per quello che riguarda i soggetti riprodotti e che porti anche un sostanziale pareggio in termini economici tra le spese di gestione allevamento e i ricavi dalla cessione dei soggetti riprodotti.
Questi tre aspetti sono : 1) Alloggio e locali d’allevamento, 2) Alimentazione , 3) Profilassi e prevenzione delle malattie
1) Per quanto riguarda il primo aspetto, quello dei locali dove alloggiare gli uccelli, occorre tenere presente che è bene che gli uccelli abbiano un esposizione alla luce solare, che come si sa ha anche un effetto sterilizzante in quanto i raggi ultravioletti uccidono batteri e virus. Luce solare che inoltre stimola il sistema riproduttivo degli uccelli , predisponendoli all’accoppiamento ed alla riproduzione. La migliore esposizione del locale d’allevamento è con le finestre verso sud, così da avere un po’ di luce anche d’inverno. D’estate si può ovviare all’eccesso di luce con delle schermatura alle finestre.
Oltre alla luce naturale, deve essere presente nell’allevamento anche un impianto di luce artificiale con dei neon a luce solare, cioè in grado di emettere anche raggi ultravioletti. Ne esistono di varie ditte , Montini consiglia, per sua esperienza diretta, i neon della Osram Biolux/72 . La durata dell’illuminazione artificiale nel suo allevamento è di 16 ore fisse tutto l’anno , cosa che non può essere riportata a chi alleva canarini o uccelli nostrani, che necessitano di un alternarsi di giornate più lunghe o più corte, per avere nel primo caso la riproduzione, mentre nel secondo caso la muta e la quiescenza ormonale .Un altro aspetto fondamentale per chi alleva esotici è il riscaldamento, lui utilizza una stufa a pellet, che riscalda bene l’ambiente , inoltre, per una migliore resa, ha coibentato tutte le pareti del locale in modo da non aver dispersione di calore verso l’esterno.
Altra cosa importante è l’aerazione dei locali, che di solito viene sottovalutata dagli allevatori italiani, mentre all’estero è tenuta ben presente anche da chi ha pochi soggetti. L’aerazione non deve avvenire attraverso l’apertura delle finestre che provoca della correnti d’aria che sono assai nocive, ma attraverso dei sistemi di aspirazione con ventole, temporizzate con cicli ogni 30 minuti. Le ventole vanno posizionate in alto, mentre dall’altro lato dell’allevamento ci sono delle aperture che fanno uscire l’aria satura di anidride carbonica e altri gas provenienti dalle deiezioni degli uccelli. L’aria che entra spinta dalle ventole, riscaldandosi si asciuga, contribuendo a mantenere all’interno allevamento sempre una percentuale di umidità ottimale intorno al 60 % .
Quello che Montini consiglia a tutti quegli allevatori che hanno un ingente numero di gabbie sono i beverini a goccia, con dei tubi di raccordo che vanno a prendere l’acqua da un serbatoio centrale. Per evitare proliferazioni batteriche e micotiche ci sono degli additivi appositi da immettere direttamente nel serbatoio. Questo metodo permette un notevole risparmio di tempo, da dedicare ad altre incombenze. Molti allevatori sono restii, in quanto hanno il timore che un cattivo funzionamento del beccuccio possa far morire di sete alcuni soggetti, Montini con la sua esperienza diretta di ben 16 anni, può testimoniare che a lui non è mai accaduto .
Altro aspetto fondamentale per la buona riuscita dell’ allevamento è la dimensione adeguata delle gabbie alle esigenze delle specie allevate e, soprattutto, il non affollamento rispetto alla cubatura del locale. Il non rispetto di questa indicazione porta ad un indebolimento delle difese immunitarie dovuto al troppo stress, indotto sia dai troppi soggetti rispetto alla capienza dei contenitori che dell’intero allevamento. Anche in natura infatti quando si hanno numeri eccessivi di soggetti di una determinata specie rispetto alle risorse naturali, con eccessiva competizione per il cibo, scarsità dello stesso, molto stress degli uccelli per alimentarsi adeguatamente, calo delle difese immunitarie con la conseguente insorgenza di malattie che portano ad una moria cospicua di soggetti, fino al ritorno ad una popolazione adeguata alle risorse reperibili in quel territorio. Quindi, se vogliamo evitare che questo fenomeno si riproduca anche nel nostro allevamento, non dobbiamo ammassare una popolazione di volatili eccessiva rispetto alla capienza ideale della metratura del nostro allevamento .
Per far sì che i soggetti siano invogliati a riprodursi, nel suo caso fa l’esempio dei Diamanti di Tanimbar, è utile una schermatura con materiale verde , va bene anche l’edera finta in plastica , di modo che i volatili si sentano al riparo della nostra vista e quindi stiano più calmi e meno stressati. Questo espediente agevola i soggetti nel loro istinto a riprodursi, difatti il colore verde in natura, specialmente per le specie tropicali, coincide con la stagione delle piogge, dove si ha un esplosione di vegetazione nuova lussureggiante. Gli uccelli sanno per istinto che in quel momento vi sarà più cibo a disposizione per la crescita dei piccoli , mentre quando la stagione è secca tutto si fermerà e gli uccelli penseranno solo a mutare il piumaggio, alimentandosi coi semi secchi reperiti tra le varie piante che ormai si stanno seccando .

2) Per quel che riguarda l’alimentazione, Montini premette che per una buona riuscita nell’allevamento occorre avere molta cura dell’alimentazione, acquistando prodotti di ottima qualità anche se magari più costosi, perché alla lunga questo ripaga con un maggiore successo riproduttivo. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, alla base del suo sistema, non vi è il semplice misto normalmente utilizzato per gli esotici, in genere costituito da panico, miglio e scagliola, ma un insieme di alimenti che consentono agli uccelli di scegliere secondo le loro necessità contingenti. Il misto esotici consigliato è quello della ditta tedesca Blattner, che è molto ricco nella gamma dei semi contenuti. Questo miscuglio assomiglia a quello che di solito viene proposto per i Cardellini e gli Spinus, in quanto vi è molto presente del loietto, un tipo di seme presente nei prati tropicali e di cui gli esotici si nutrono volentieri. Chiaramente il costo della suddetta miscela è di gran lunga superiore al prezzo della maggior parte degli altri misti per Estrildidi, ma come detto, la qualità che garantisce tale prodotto è di livello superiore. Inoltre Montini, suggerisce di fornire un ampia gamma di frutta e verdura fresca (apportatrice di sali minerali, vitamine) e, soprattutto, di fornire semi immaturi di vari tipi di erbe selvatiche, ma anche di piante coltivate, fra tutte il grano immaturo. Occorre quindi, se possibile, coltivare vari tipi di semi, come ad esempio il miglio, il panico , l’avena, per poi raccoglierli immaturi e fornirli agli uccelli ancora in spiga. Questi alimenti ricchi di carotenoidi, incentiveranno l’estro degli uccelli . Difatti come detto in precedenza, i semi secchi inducono la fase ormonale della muta, mentre, al contrario, gli alimenti freschi, come senz’altro sono i semi immaturi e le verdure ( di cui la più importante è il cetriolo perché è un valido regolatore delle funzioni intestinali), inducono la riproduzione.
Mentre per i piccoli semi non è consigliato il congelamento, Montini invita gli allevatori a conservare congelato il grano immaturo ed anche il sorgo bianco in spiga, che poi possono venir forniti così anche nei mesi dell’anno in cui non sono disponibili freschi . Lui ha fatto mietere quando ancora immaturo un appezzamento di terreno seminato a grano tenero , per poi congelare i semi verdi nei classici sacchetti trasparenti. Per quello che riguarda il sorgo, consiglia di scongelarlo e poi metterlo a bagno per 24 ore, in modo da ammorbidire il tegumento che altrimenti i piccoli esotici non riuscirebbero a sgusciare . Vengono poi passati in rassegna (attraverso delle diapositive) vari tipi di erbe spontanee utili per gli uccelli, tra cui il giavone, il loglio, il centocchio (ottimo regolatore intestinale), il miglio giallo, il riso immaturo, il sorgo e altre piante ancora, con la raccomandazione di evitare di raccoglierle in vicinanza di autostrade o strade di alta percorrenza, oppure che nei campi non siano stati fatti trattamenti recenti con antiparassitari o prodotti diserbanti.
Oltre al misto esotici, alle verdure, ai semi immaturi e al cetriolo, fornisce nel periodo della riproduzione (che nel suo allevamento dura 8 mesi, mentre 4 sono di riposo) anche degli insetti, apportatori di una necessaria dose di proteine di origine animale, che gli uccelli ovviamente appetiscono anche in natura nel periodo di allevamento dei piccoli. Fra i vari tipi di insetti, consiglia di utilizzare la larva di mosca memè, che è piccola, senza cuticola e quindi ben digeribile e poco tossica. Questo tipo di insetto si può reperire dalla ditta Microvita di Bologna, specializzata nell’allevamento di insetti. Queste larve sono in panetti confezionati sottovuoto che poi si potranno congelare appena arrivati a casa. Per i due tipi di larve più comunemente usate da noi allevatori perché più facilmente reperibili e cioè i pinkies e i buffalos, Montini consiglia di preferire i pinkies, in quanto i buffalos essendo una micro tarma della farina, può fare male agli uccelli in quanto coperti da una cuticola in grado di produrre acidi urici che, a lungo andare, intossicano l’organismo.
Infine fornisce pastoni ad alta percentuale di proteine (27%), che di norma vengono ingeriti in piccole dosi, ciò non perché poco appetiti, ma semplicemente perché con una percentuale proteica più alta, gli uccelli, autoregolandosi, sanno che ne occorre di meno per alimentare i piccoli. Montini mette a disposizione dei propri soggetti tantissimi alimenti, spesso distribuiti anche in ben dodici mangiatoie, che quasi sempre non sono quelle classiche aperte, ma quelle a tramoggia, oppure costituite da beverini sottili, modificati ampliandone l’apertura, di modo che i semi e i pastoni scendano senza che gli uccelli possano sporcarli con le proprie feci . Nel periodo riproduttivo alterna in tre giorni questi tre elementi essenziali: il cetriolo (meno in inverno), gli insetti ed infine, il terzo giorno, i semi immaturi. A questi somma ovviamente i pastoni e gli altri alimenti integrativi, tra cui anche l’argilla che è benefica per la salute soprattutto a livello epatico .

3) Montini premette che quando un uccello si ammala quasi mai si riesce a farlo tornare bene in forma, quindi, occorre evitare che gli uccelli si ammalino. A questo scopo, oltre che con una ricca alimentazione, un razionale locale di allevamento, pulito ed areato, occorrono anche norme igieniche di profilassi e di prevenzione da effettuarsi soprattutto prima della stagione delle cove. Innanzitutto occorre avere una stanza dove effettuare la quarantena dei soggetti acquistati ed anche dove far stazionare i propri soggetti di ritorno dalle mostre ornitologiche. Questi possono essere infatti portatori di malattie acquisite nei giorni della mostra passati in stretto contatto con volatili estranei , in condizioni di stress, quindi con difese immunitarie abbassate. Questi soggetti, una volta reintrodotti in allevamento possono risultare delle vere e proprie bombe in grado di scatenare gravi epidemie con grosse perdite di soggetti. Montini ricorda anche una norma di igiene che lui adotta per evitare l’ingresso nel suo allevamento di batteri, virus, funghi: lui è solito disinfettare le scarpe degli allevatori che vanno a trovarlo, con del prodotto igienizzante. La suola delle scarpe è ricchissima di potenziali agenti patogeni, che viaggiano assieme all’allevatore che viene a visitarci. Anche se per norma di decenza non è certo il caso di farlo, addirittura sarebbe opportuno anche togliere i vestiti, difatti questi batteri e virus si annidano anche nei vestiti di noi allevatori, anche se essendo invisibili noi ovviamente non ce ne accorgiamo .
Il relatore è poi passato ai trattamenti da effettuarsi prima di porre i soggetti in cova. Principalmente contro tre determinati parassiti : i coccidi, gli acari e i cocclosomi .
Per i primi, che determinano la, da noi allevatori odiata, coccidiosi, Montini è solito effettuare un trattamento con il baycox al 2,5% nella dose di 1,5 cc per litro di acqua, per 2 giorni consecutivi. Dopo di ché pulisce il fondo della gabbia, in cui vi potrebbero essere dei coccidi morti che attraverso il frullare delle ali, potrebbero finire in altre gabbie soprattutto nelle mangiatoie, contaminandole e quindi intossicando altri soggetti. Come trattamento contro gli acari, sia quelli della gola tipici degli esotici, sia quelli delle penne, usa somministrare sempre a titolo preventivo l’Oramec, nella ragione di 5 cc per litro di acqua da bere sempre per un periodo di 2 giorni consecutivi . Questo è un trattamento in alternativa al classico Ivomec da somministrare con goccia da far scendere sulla pelle degli uccelli. Montini consiglia il trattamento orale a chi ha un gran numero di uccelli, in quanto consente un notevole risparmio di tempo e fatica. Infine come terzo trattamento, quello contro i cocclosomi, che sono dei protozoi flagellati che infestano in modo preferenziale i Passeri del giappone, che spesso ne sono dei portatori sani, in grado però di infettare e quindi far morire i piccoli delle altre specie che sono messe a balia, usa un prodotto contenente Ronidazolo (in altenativa il Metrinidazolo), questo si trovava nel farmaco ad uso umano Flagil, ora fuori commercio, mentre ora si trova nel Vaginil. Il dosaggio è nella ragione di una compressa frantumata e disciolta in un litro d’acqua da bere. Occorre porre attenzione a non superare tale dose, altrimenti si intossicherebbero gli uccelli con conseguenze anche letali.
Montini oltre a questi trattamenti preventivi, effettua anche una cura con un prodotto specifico per aumentare le difese immunitarie degli uccelli, che si chiama Viruxan (20 giorni consecutivi in acqua da bere). Per tutti gli altri casi in cui vi siano morti non spiegabili, dopo aver effettuato i trattamenti preventivi, è bene far esaminare i soggetti colpiti presso un istituto zooprofilattico per capire quale sia l’agente patogeno causa della morte. Sarebbe infatti del tutto inutile dare dell’antibiotico agli uccelli, se causa della malattia non sia un batterio, ma un virus o un miceto . Quindi mai fare il classico fai da te, dando antibiotici a sproposito, sperando di ottenere una guarigione, che sarebbe in tal caso del tutto miracolosa, ma affidarsi ai consigli di un veterinario esperto in ornitologia. Questi, pur essendo pochi, sono senz’altro validi, dato che nella maggior parte dei casi sono anch’essi allevatori di uccelli e, quindi, sono consapevoli della passione con cui alleviamo i nostri amati volatili e la pena e la rabbia che ci prende quando incappiamo in malattie contagiose che rischiano di decimare il nostro allevamento .
In chiusura, approfitto di questa occasione per ringraziare anche a nome di tutti i soci dell’ A.P.O. di Pesaro il Sig. Luigi Montini per la sua gentile disponibilità a condividere con noi la sua vastissima esperienza ed il suo grande sapere.
Francesco Fattori



Grazie anche a te Francesco!
 
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view post Posted on 19/10/2012, 19:15
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Grandissimo!!!
Ho preso nota, e volo alla zoofarmacia!
Grazie Sè, sei mitico! ;) ;) ;)

Scusa Sergio, ma il Vaginil, per quanti giorni bisogna somministrarlo?
Grazie ancora!

Ed il Viruxan, è un prodotto ornitologico ed ha le dosi di somministrazione descritte sull'involucro?

E comunque, come sopradicevo, ora la Versele, in collaborazione, fornisce miscele "Blattner" :)
 
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bengalino mannaro
view post Posted on 19/10/2012, 19:53




E' un articolo estremamente interessante, e si evince la grandissima competenza del dottor Montini... ma io ho pensato.... schietto schietto.....quanti soldi e tempo devi avere per fare come dici lui ?? Cioè, non potrei mai pensare di mettere dodici alimenti in 20 gabbie col tempo e i soldi di cui dispongo... io fornisco misto semi, pastone, grit, osso di seppia, spiga di panico, frutta e verdura a volte e insetti vari durante l'allevamento dei piccoli.... E spendo tanto secondo me, che non ricevo stipendi od altro.....
Certo, i soggetti che ho in allevamento non sono minimamente paragonabili a tutte le specie particolari che ha lui, ma mi difendo bene, ma non potrei mai spendere tutto questo tempo dietro a loro, anche se ammetto che mi piacerebbe.... Quanto tempo ci mette per fare tutto secondo voi ?? Lo ammiro, comunque.
Per quanto riguarda le erbe prative ho cominciato anche io a fornirle, mi sbizzarrisco e per ora sono state apprezzate.

Vorrei sapere però (e questo aumenterebbe la mia stima per lui) se tratta in questo modo anche i passeri da balia....
Metto subito in chiaro che non vuole essere assolutamente una critica o una polemica, ma solo una constatazione personale.
 
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view post Posted on 22/10/2012, 16:44
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Paccaluffo:
CITAZIONE
il Vaginil, per quanti giorni bisogna somministrarlo?
.....il Viruxan, è un prodotto ornitologico ed ha le dosi di somministrazione descritte sull'involucro?

Personalmente non ne ho idea, speriamo che Luigi inciampi in queste tue domande e ci dia una risposta.

Tommaso:
CITAZIONE
Vorrei sapere però (e questo aumenterebbe la mia stima per lui) se tratta in questo modo anche i passeri da balia....

Da Montini anche le balie sono trattate con i guanti: le loro gabbie sono spaziose, nei periodi di riposo sono alloggiate in ampie volierette e come alimentazione, ovviamente, ricevono tutto il bendidio sopra elencato.

 
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bengalino mannaro
view post Posted on 22/10/2012, 18:37




Che bello sentirlo, io ho il terrore per i poveri passerotti da balia che spesso vengono relegati in gabbie da 45 divise a metà.......
Meno male ;)
 
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view post Posted on 22/10/2012, 19:23
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Comunque hai ragione, son disdegnati da tutti, ma quando servono................................................... :unsure: :unsure: :unsure:

E , se son trattati bene, contraccambiano in ogni modo, mia figlia, da loro il mangiar con il palmo della mano, uno spettacolo che conservo gelosamente!
 
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55 replies since 30/8/2012, 07:38   2723 views
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