Posts written by sergio 49

Ho in fase di svezzamento una bella nidiata di 5 soggetti di cui 2 Ali chiare, 2 "portatori", ed uno che (stranamente) al momento risuta intermedio tra le due tipologie. La madre è una Ali chiare, il babbo è uno dei "portatori" di cui ho accennato sopra. Il mio pensiero a proposito dell'utilizzo dei Rosso bruno per creare nuovi portatori è che la loro utilità risulta tale fino a quando la struttura generale dei soggetti che andiamo a creare non sia pari a quella dei Rosso bruno di partenza, cioè elevata. Arrivati a quel punto, è ovvio che la selezione debba poi essere mirata soprattutto, se non unicamente, al raggiungimento del massimo contrasto cromatico previsto negli standard di riferimento.
Attualmente i miei Ali chiare sono visibilmente più piccoli degli altri miei Passeri, e questo io lo considero un evidente segnale che il lavoro nella direzione del massimo sviluppo corporeo non deve essere considerato finito. D'altra parte quando si lavora con queste mutazioni "recessive", il miglioramento è molto lento per via dei vari passaggi necessari a ritornare ogni volta al soggetto mutato. E' ovvio comunque che, come giustamente suggerisce Alberto, potendo scegliere, sarà mia cura ad ogni passaggio utilizzare tra gli Ali chiare prodotti, quelli con il maggiore schiarimento possibile sulle ali.

Albdean:

Sono daccordissimo con te Alberto!

Enea sei un grande, te lo ripeto sempre!
Probabilmente l'amico covava un tantino di risentimento risalente a quando Ino e Geezomd nella mostra di Faenza condividevano la stessa categoria a concorso (altre mutazioni) e spesso nel confronto...... soccombevano!

Segeste:
Nell'ipotesi che le due mutazioni non siano alleliche, se si accoppiano degli ipotetici geezomd/isabella con degli ipotetici Isabella/geezomd i figli dovrebbero nascere sia grigi che geezomd che isabella.
Se invece da questo tipo di accoppiamento nascono solo degli intermedi (come provato da Enea) significa che le due mutazioni non possono che essere alleliche.

Dovrebbero essere zebrato x ruficauda, solo che assomigliano tantissimo a dei ruficauda puri. In compenso, anche se almeno uno è certamente un maschio perchè l'ho visto cantare, hanno pochissimo lipocromo! Insomma, non è che siano un gran splendore!

Quando in passato mi è capitato di parlare di Ino a base Bruno, ho espresso più volte il mio parere (e timore) che si sarebbe trattato di animali dalla eu bruna ben evidente e diffusa nelle parti superiori del corpo, con disegni marcati. Soggetti ben distinguibili dagli Ino classici (a base "grigia"), ma difficilmente distinguibili dagli "allelici" Bruno Mascherato.

Se l'ipotetico Ino Bruno è quello più in alto nella foto, i miei timori sembrano avere fondamento! A meno di riuscire a trovare delle peculiarità ben evidenti che lo differenzino dal corrispondente Mascherato, ma ci credo poco, non penso che tali uccelli possano avere un qualche futuro a livello espositivo.
Se invece l'ipotetico Ino Bruno fosse quello immortalato più in basso, penso che su una base simile (che lascia trasparire molto poco del suo vero potenziale) ci si possa lavorare.

In effetti un Ali chiare a base grigia è un soggettino veramente raro. Complimenti!

Bisognerebbe lavorarci con dei Rosso grigio massicci e ossidati per produrre dei portatori "migliorativi".

A fine stagione cove sentiamoci.

Alberto De Angelis mi ha inviato delle foto di una sua nidiata di Passeri Rosso bruno Ali chiare.








Quello che è notevole in questi piccoli è il forte contrasto tra le parti chiare e quelle ossidate.


E' da un po' che con Alberto stiamo selezionando questa varietà.

La partenza è stata 7/8 anni fa con dei soggetti che Francesco Fattori di Fano utilizzava come balie nel suo allevamento di esotici.

Una generazione dopo l'altra, accoppiando questi soggetti originariamente molto piccoli e con poco contrasto, con dei Rosso bruno ben strutturati e ben ossidati, stiamo pian piano arrivando ad Ali chiare che dal punto di vista della taglia hanno quasi raggiunto il top. Anche per quello che riguarda il colore siamo a buon punto e le foto di Alberto ne sono la testimonianza.

Ora aspettiamo la muta, poi ne riparliamo!

E' interessante, un acianismo strano. Non sono chiazze ben delimitate, ma sembra che lo schiarimento interessi parti della singola penna.

Speriamo sia riproducibile!

Gran peccato!!!

Francamente dopo tanto tempo che li allevo, ancora mi domando quanti giorni dura la cova. Probabilmente dipende dalla difficoltà di capire quando veramente inizia la "febbre". Però rispetto ai Mandarini certamente dura di più, diciamo due tre giorni.
Però il problema in questo tuo caso è che difficilmente i Mandarini si adattano ad alimentare un piccolo Passero.
Comunque, incrociamo le dita e speriamo che i tuoi facciano una eccezione!

Ino grigio belli dovrebbero averli Alberto De Angelis e Ovidio Massacci.
Trasmettere la forte carica di melanina bruna che in generale hanno i Cappuccini a questi mutati sicuramente è un tentativo molto interessante. In via teorica è prevedibile una discendenza, in direzione Passero, molto ben melanizzata.
Ma anche la struttura, la taglia e la qualità del piumaggio ne dovrebbero trarre giovamento.

Mi si stanno svezzando due R2 (da Grandis verso il Passero), un Moka ed un Rosso, se mantengono quanto al momento promettono (per taglia e colore), dovrebbero diventare due bestiole .......da paura!!!

Evvaiii!!!! Il primo di una lunga serie!

Dai che ce la puoi fare!!!

Per quello che riguarda il "Total black" il problema è che nel Passero il disegno a V del ventre è un connotato essenziale che va selezionato secondo i canoni classici. Se l'addensamento melaninico dovesse un domani comparire grazie ad una inedita mutazione, tipo quella conosciuta nel Becco d'argento, di un eventuale riconoscimento se ne potrebbe anche parlare, ma se questo connotato viene raggiunto per selezione, privilegiando negli accoppiamenti i soggetti che esternano maggiormete tali peculiari caratteristiche quasi sicuramente legate a geni ereditati dai tanti incroci con i vari Cappuccini, secondo me sarebbe una forzatura che presumo difficilmente verrebbe presa in considerazione dagli organi tecnici (nazionali e non).

In effetti Enea potrebbe essere come dici tu. Comunque, dato che di casini ne ho fatti abbastanza, preferisco seguire i due ibridini (che tra l'altro sono vitalissimi e molto più svegli rispetto ai fratellastri passeri) e capirne l'origine seguendoli nel loro sviluppo.

E' uscito dal nido anche il secondo ibrido. Questo:






Invece questo è quello più grandicello della gabbia di sopra:




Guardando il loro soppracciglio chiaro, a me sta venendo un atroce dubbio: può essere che il loro padre non è il passero ma lo zebrato?
Ad un certo punto avevo spaiato le coppie, ma non ricordo come si sono svolti i fatti prima che mettessi assieme Passero e Ruficauda. Non riesco a ricostruire la sequenza, ma per due, tre giorni, possono benissimo essere capitati assieme nello stesso gabbione. Una volta ero convinto mi fosse nato un ibrido di Guttato x Passero, erano assieme da 15 giorni quando la Passera ha deposto il primo uovo, invece l'unico piccolino nato si è poi rivelato un passero puro!

A questo punto è meglio evitare di sbilanciarsi oltre, d'ora in poi farò come S. Tommaso, aspetto di poter toccare con mano prima di trarre le conclusioni!

Continuerò comunque a fare foto.