Nuova esperienza: i Codarossa mutati

Quindi???

Nel catalogo c'è l'elenco degli espositori? Magari con i numeri di telefono?

Simone:

Bella idea Simone, varrebbe la pena di provarli sia con il Guttato che con il Codarossa! Unificare tutti i mutati "giallo" sarebbe uno scoop importante!

A volte nei cataloghi delle mostre mettono nelle ultime pagine l'elenco degli espositori con i numeri di telefono, non è che per caso ........?

OK tutto a posto, grazie all'intervento risolutivo di Daniele, abbiamo appurato che l'ibrido mutato D. codalunga x D. codarossa è stato realizzato da Manuele Marani.



Ovviamente l'ho subito contattato! Ebbene, mi ha detto che il maschio Codalunga in questione è un "isabella". Sapendo noi tutti che con questo vetusto termine venivano una volta indicati gli attuali Pheo, la deduzione ovvia è che essendo tale ibrido mutato anche la madre doveva essere mutata o per la stessa mutazione oppure per una mutazione allelica.

Osservando l'ibrido si capisce chiaramente che non si tratta di un mutato Pheo, ma di un Topazio.

Il Sig. Marani nel descrivere la femmina Ruficauda, l'ha definita di colore "intermedio", grazie però al fenotipo del figlio a questo punto abbiamo acquisito la certezza che si tratta di una Diamante codarossa Topazio!


Questo è un D. codarossa Topazio, rispetto ai molto più diffusi Agata ha colorazioni più calde e brunicce.

Ora che per quello che riguarda le mutazioni di questo esotico abbiamo le idee più chiare, dovremmo impegnarci tutti a che le errate denominazioni "Pastello" (in ambito OMJ ) e "Bruno" (in ambito FOI ) non venissero più utilizzate.

Edited by sergio 49 - 11/11/2015, 20:54

Defla5:



Scusa Emilio, abbiamo scritto assieme e non ho visto il tuo intervento.
Secondo me, dato che si abbinano due fattori riducenti su di un tipo base che non eccelle in concentrazioni di eumelanina, direi che il forte schiarimento che presentano i "Gialli" (Agata Topazio) ci può anche stare. In effetti, anche l'agata gli da una bella sforbiciata alle melanine. Tant'è che rispetto all'ancestrale l'Agata appare sensibilmente più chiaro, sia come colore di fondo che nelle penne forti.

Comunque Marani mi ha confermata la presenza del suo soggetto a Reggio Emilia, quindi avremo modo di vederlo dal vivo per meglio valutarlo. Ci stiamo anche organizzando per fotografarlo.

Speriamo di non dover correre troppo e di riuscire ad approfondire questi aspetti dal vivo a Reggio martedì e mercoledì.

Questa mattina ho visto l'ibrido Codalunga x Codarossa. Dal vivo fa un effetto diverso, il colore generale che nelle foto appare provocato da un deposito beige (da feomelanina), in realtà è costituito da una velatura prevalente di lipocromo giallo. Sono stati De Flaviis e Faggiano, che hanno analizzato il soggetto con me, ad avanzare l'ipotesi che questo animale potesse essere un Agata e non un Topazio. Ho quindi parlato con Marani, anche lui presente in mostra, il quale ha confermato che nel suo allevamento sono presenti anche Codalunga Ino e che quindi l'"Isabella" padre dell'ibrido ha buone probabilità di essere un portatore di Ino. D'altra parte già per telefono mi aveva detto che tale animale si presenta molto chiaro. L'ipotesi più probabile è quindi che l'ibrido in questione sia un Agata/Ino, nato da padre codalunga Pheo/Ino x madre Ruficauda Agata.
Azzerata quindi la "prova" che ad una prima lettura appariva solida, non ci rimane che rimboccarci le maniche e tentare in proprio come avevamo progettato tempo fa una ibridazione risolutiva mettendo assieme un ruficauda "giallo" con un Codalunga Pheo o Topazio, oppure con un D. mandarino Pheo.

Vai Alex realizza questo scoop!!!!